Si dice: “Canta che ti passa”, ma durante questa lunga quarantena è il running ad aver sostituito il canto, non c’è dubbio. La corsa all’aperto, consentita entro i 200 metri dall’abitazione, oppure praticata in solitaria sui terrazzi condominiali o nei cortili privati, ha svolto una doppia funzione: mantenere il fisico in forma e rimettere in circolo le endorfine, alleate del buonumore. Ma correre non è un’attività che si improvvisa e le protagoniste del running sono le sneaker. Solo una scarpa da running adeguata permette di correre bene e di non mettere a rischio schiena ed articolazioni. Come sceglierla? Ecco i 3 tips fondamentali.
#1 Il tuo appoggio
La scarpa da running perfetta deve essere adeguata al tuo tipo di appoggio. E non disperare, perché é davvero facile scoprire se si ha un appoggio neutro oppure in pronazione, ad esempio. Al momento dell’acquisto basta portare con sé una scarpa usata, dalla quale sarà facile capire (vedendo dove è più consumata) dove poggia il piede.
#2 Il terreno su cui si corre
Esistono modelli di scarpe da running studiati a seconda del terreno su cui si corre. Le scarpe da cross-training sono progettate per gli allenamenti indoor, ossia in casa o in palestra. Le scarpe da asfalto sono leggere e flessibili, adatte per calpestare superfici dure e prevalentemente pianeggianti, mentre le scarpe da trail-running sono studiate per dare sostegno e stabilità al piede durante percorsi con ostacoli, come rocce o radici.
#3 il fit perfetto
La misura perfetta per la scarpa running è di mezzo numero maggiore rispetto ai modelli che usi abitualmente. Il motivo è semplice: la scarpa si modella al piede allargandosi, ma non si allunga. Meglio preferire la comodità, piuttosto che un’unghia nera per la troppa pressione.