E’ appena arrivata la primavera e già Pasqua bussa appetitosamente alla nostra porta. Occhieggiando da tutte le vetrine possibili e immaginabili con i suoi dolcissimi simboli, tra pulcini pigolanti e fiori di pesco. Quelli assolutamente immancabili sulla tavola della Santa Domenica (ma che spesso e volentieri iniziano a essere sbocconcellati con un bel po’ di anticipo sui tempi dovuti).
Voi da che parte state? Uova di cioccolato senza se e senza ma, o soffice colomba con scorzette d’arancia candita? Mica facile la scelta! Considerato soprattutto che non si riduce a due dolci di fine pasto, ma a un’infinità di rispettive proposte creative di entrambi. Che ogni anno vede gli artisti della pasticceria sbizzarrirsi con guizzi di sorprendente e indovinata fantasia.
I dolci tradizionali di Pasqua
Le uova di cioccolato si spartiscono i palati di chi lo preferisce fondente o al latte. Lasciando pure un pochino di spazio anche a chi, come me, predilige su entrambi quelli al cioccolato bianco. Che sarà pure un tripudio di burro e calorie, lo so, ma almeno in questa occasione me lo concedo senza alcun rimorso. Ma poi ci sono quelle ancora più golose, impreziosite da granella di pistacchio o di nocciola, meringhe, frutti di bosco e zuccherini colorati. Perfette anche da regalarsi a vicenda per onorare l’antica tradizione medievale di scambiarsi uova durante il periodo pasquale. Come ad augurarsi vicendevolmente una buona rinascita primaverile dopo l’oscurità invernale. Mentre l’altra tradizione, ancora solida in molte città d’Italia, è quella della caccia alle uova sode rigorosamente dipinte in colori pastello o rivestite di fiori e foglie, protagoniste anche nel tradizionale picnic di Pasquetta del giorno dopo.
Anche la colomba, però, in quanto a varietà non è da meno. Pare che sia nata a Milano nel secolo scorso, intorno agli anni Trenta. Quando una storica azienda produttrice di panettoni natalizi ebbe l’idea, ora così attuale in questi tempi di filosofia antispreco, di utilizzare le rimanenze dell’impasto. Ottimizzando, al tempo stesso, anche l’uso dei relativi macchinari. Ed ecco quindi prendere forma la dolce e soffice colomba tradizionale, con scorzette d’arancia candita e coperta da una glassa di amaretto, mandorle e granella di zucchero. Che col tempo ha iniziato ad arricchirsi di cioccolato e farcirsi di creme di ogni varietà: pasticcera, gianduia, limoncello, frutti di bosco, zabaione, pistacchio e delizie varie.
Ma c’è anche un’alternativa
Scelta ardua, vero? Beh, a parte il fatto che non è assolutamente necessario compierla perché meritiamo davvero di gratificarci con un bel carico di dolcezza primaverile, la via d’uscita comunque c’è. E consiste nel terzo dolce di Pasqua per eccellenza: la pastiera napoletana, tipica della tradizione partenopea. Vale a dire, altra meraviglia per il nostro goloso palato, con i suoi sapori di ricotta, pastafrolla e fiori d’arancio. Manca ancora un po’ di tempo,. ma iniziate a pensarci…