Sono ormai trascorsi due mesi dalla morte di Nino Cerruti, lo stilista e imprenditore biellese famoso in tutto il mondo e il cui nome è stato sinonimo, per decenni, di qualità, tradizione 100% made in Italy, stile, eleganza e creatività.
BIOGRAFIA di nino cerruti
Classe 1930, un giovanissimo Nino Cerruti, alla morte del padre, abbandona gli studi di filosofia e giornalismo per dedicarsi all’azienda tessile di famiglia. E, grazie alle sue intuizioni, ben presto fa acquistare risonanza mondiale al Lanificio Fratelli Cerruti, investendo nello sviluppo dei tessuti e puntando su design e qualità.
Le collezioni di Nino piacciono al mercato internazionale e questo successo, gli permette di aprire diverse boutique all’estero, a cominciare dalla prima, in Place de la Madeleine a Parigi.

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RICONOSCIMENTI
Coco Chanel adorava i pantaloni di Nino Cerruti, tanto da essere, insieme a Karl Lagerfield, uno dei suoi clienti più affezionati…e anche più esigenti!
Non solo! Numerose star sceglievano i suoi abiti, in occasione di cerimonie importanti quali gli Oscar e il Festival di Cannes. Inoltre, attori di fama mondiale hanno indossato le sue creazioni in film entrati nella storia del cinema. Qualche esempio?
Cerruti ha vestito Richard Gere in Pretty Woman e Michael Douglas in Basic Instinct.
Nel 1994, la popolarità del marchio aumenta ulteriormente, quando il brand viene nominato designer ufficiale ed esclusivo della squadra Ferrari di Formula 1.

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CURIOSITÀ
Negli anni Settanta, Nino Cerruti crea la prima giacca decostruita (o destrutturata), caratterizzata da una vestibilità più morbida, che abbandona le rigidità degli anni precedenti; dando così il via allo stile casual chic.
In questi anni, iniziano anche le prime collaborazioni con nomi emergenti del panorama fashion… è stato infatti Nino Cerruti a scoprire Giorgio Armani, assumendo questo giovane esordiente come designer.
ADDIO, NINO cerruti!
«Uno stile che ama una normalità coniugata con l’innovazione piena di energia», questo il senso del gusto secondo lo stilista.
Insomma, con la sua morte di, il mondo della moda ha perso uno straordinario stilista che, con le sue visioni e il suo intuito manageriale, alla ricerca continua di uno stile e un’eleganza senza tempo, è stato capace di rivoluzionare l’abbigliamento maschile, in nome di un nuovo concetto di vestibilità e nel segno della morbidezza sartoriale.

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