Alzi la mano chi non ha visto almeno una volta “Notre Dame De Paris”, la spettacolare opera popolare moderna tratta dall’omonimo romanzo di Victor Hugo. E magistralmente musicata da Riccardo Cocciante nell’adattamento italiano curato da Pasquale Panella, mentre le liriche originali sono di Luc Plamondon.
Ebbene, l’imponente opera festeggia quest’anno il suo ventesimo compleanno. E per l’occasione torna in scena con una lunga tournée in tutta Italia che riporta sul palco l’intero cast originale che l’ha tenuta a battesimo. A cominciare con i volti e le voci di Lola Ponce nei panni di Esmeralda, e Giò Di Tonno in quelli di Quasimodo. Per proseguire con Vittorio Matteucci – Frollo, Leonardo Di Minno e Marco Guerzoni – Clopin, Matteo Setti – Gringoire, Graziano Galatone – Febo, Tania Tuccinardi e Claudia D’Ottavi – Fiordaliso.
Una storia intramontabile di amore e di morte, passioni e gelosie, vendette e ingiustizie. Che ha esordito sulle scene italiane il 14 marzo 2002 al GranTeatro di Roma, un tendone fatto costruire appositamente per l’occasione da un lungimirante David Zard. E che musiche, danze e acrobazie straordinarie hanno reso nel tempo un vero e proprio cult.
<<L’unicità è per me la condizione essenziale per esistere come artista, e quest’opera è decisamente unica nella sua abilissima miscela di musica classica, rock e pop>> dichiara Riccardo Cocciante. <<Non è uno spettacolo per persone dotte, al contrario: l’intento è proprio quello di renderlo comprensibile a tutti. Perché affronta il problema sociale dell’inclusione già esistente ai tempi di Victor Hugo, e ancora più attuale che mai. Per questo ho fatto in modo che testo e musica fossero semplici, anche se solo in apparenza>> sottolinea.
NOTRE DAME DE PARIS, LA TOURNèE
La tournée prenderà il via al Teatro degli Arcimboldi di Milano il prossimo 3 marzo, dove resterà per tutto il mese. Per poi proseguire ad Ancona, Jesolo, Firenze, Roma, Reggio Calabria, Lugano, Lanciano, Ferrara, San Pancrazio Salentino, Pula, Palermo, Torre del Lago, Napoli, Bari, Catania, Eboli, Casalecchio di Reno, Torino. E concludersi a dicembre a Trieste.
<<Solitamente un’opera matura nel tempo, ma in questo caso abbiamo cercato di farla rimanere sempre com’era all’inizio – prosegue Cocciante – Chiedo agli artisti di esprimere ogni sera tutta la potenza del primo giorno per cantare come se fosse l’ultimo, dando tutto quello che possono senza risparmiarsi>>.
Nei suoi oltre vent’anni di storia – ha debuttato nella versione originale francese nel 1998 al Palais des Congrès di Parigi – l’opera è stata adattata in nove lingue ed è approdata in venti Paesi in ogni angolo di mondo. Dall’Europa alla Russia, dal Canada alla Cina, dal Giappone alla Turchia, dalla Corea del Sud al Libano, è sempre stato un trionfo. Quello che sarà sicuramente anche in questo ventennale tutto italiano.
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