Consigli di lettura Made in China
Se raggiungere una località dall’altra parte del mondo ultimamente non è facilissimo. Viaggiare nel tempo è sicuramente fantascientifico, ma non impossibile!
Come fare? Semplicissimo, leggere!
C’è uno scrittore capace di teletrasportare il lettore nella Cina rurale di un’altra epoca. Si tratta di Yu Hua.
Nonostante sia nato e cresciuto in un contesto prettamente urbano, nella città di Hangzhou, le sue opere quali “L’eco della pioggia” e “Cronache di un venditore di sangue” sono ambientate nella campagna rurale delle risaie cinesi.
“L’eco della pioggia” di Yu Hua
Il giovane Sun Guanglin riannoda i fili della propria esistenza e fa in modo che i ricordi dell’infanzia e dell’adolescenza riportino alla luce le storie tragiche e spassose della sua famiglia, dei suoi amici e dei compaesani. Con un ritmo cadenzato, pari allo scorrere di un fiume, ci immergiamo nella vita del protagonista e assistiamo alle sue prime esperienze. Dalla scoperta della sessualità, alla gioia e il tormento dell’amicizia sino alla solitudine del mondo degli adulti; tutti tratti comuni intergenerazionali.
Un romanzo della memoria, un romanzo di formazione, un quadro della società cinese contemporanea.
La società cinese post-rivoluzionaria, e in particolare quella contadina, trova in questo libro un affresco corale, la propria voce “dall’interno”. Si tratta del romanzo che ha lanciato Yu Hua come un’importante firma della narrativa cinese contemporanea.
La frase a effetto?“Amo troppo il gorgoglio della vita che scorre nel mio corpo”
“Cronache di un venditore di sangue” di Yu Hua
Xu Sanguan trasporta bachi tutto il giorno in un grande setificio. Ha una moglie molto bella e capricciosa e tre figli di cui va orgoglioso: Felice Uno, Felice Due, Felice Tre. Intorno a lui e alla sua famiglia ruotano i giorni più caotici e intensi della Repubblica popolare cinese, dagli anni Cinquanta a oggi. La solennità della Storia si accende nelle buffe minuzie della vita quotidiana e i suoi drammi si stemperano in tragicommedia. La schietta umanità di Xu, la sua arte di arrangiarsi, il suo non voler capire le cose che succedono gli permettono di attraversare giorno dopo giorno la miseria e la fame, le epurazioni e i fanatismi ideologici, senza mai perdersi e senza mai perdere la propria autenticità. L’estrema risorsa di vendere il proprio sangue nei momenti difficili e più importanti (una pratica ancora oggi realmente diffusa in Cina) è una specie di talismano: il sangue è un dono degli avi, e per questo non va sprecato.