Se la parola tie-dye non ti accende subito la lampadina, ci pensano le immagini a spiegare che si tratta della famosa fantasia di colori sfumati e miscelati tra loro per creare un effetto di multidimensionalità. Di sicuro l’hai già vista e magari hai anche provato un fai da te tramite la tecnica della legatura.
Le magliette di cotone, gli shorts di jeans e i cappelli di stoffa sono i capi che più si sono prestati agli esperimenti cromatici casalinghi per ottenere questa fantasia astratta e multicolor.
Perlopiù la vediamo nei colori pastello e nelle tinte accese molto pop ma si ottengono dei bellissimi tie-dye anche sul nero e sulle tinte più scure con il contrasto del bianco a effetto sbiancamento da candeggina.
Tie-Dye: dalla nascita di questa fantasia ai giorni nostri
Questa tecnica di coloritura e scoloritura (detta tintura a riserva) divenne popolare durante la controcultura anni ’60 e ’70, il periodo dominato dal peace & love e da un’estetica della moda artigianale, a tratti psichedelica.
È una fantasia un po’ ribelle, alternativa, perfetta per ravvivare i look di tutti i giorni, che è tornata molto di moda nel 2020, in contrapposizione alla noia monocromatica della pandemia. Ha riscosso ampio consenso – come tante altre tendenze “back from the past” – per il senso di conforto che si ottiene dall’effetto nostalgia. Come se, mettendoci addosso i bei tempi andati, potessimo augurarcene il fortunato ritorno.
E pensate che lo scorso anno negli Stati Uniti hanno registrato un aumento delle ricerche e dell’interesse per l’“abbigliamento da casa tie dye” del 5.000%!
I COLORI SFUMATI hanno conquistato anche l’high fashion
Le vibes di questo pattern le abbiamo spesso associate a Woodstock, al Coachella, agli outfit per le rotelle di skateboard e pattini, o anche al trend unicorno che negli scorsi anni ha cromaticamente invaso ogni settore (compreso quello delle torte, yum!).
Ma ci hanno pensato i luxury brand ad elevare l’appeal della fantasia tie-dye: non solo tinte sgargianti ma anche studio e miscelazione del colore a un livello superiore e più raffinato.
Dior e Alberta Ferretti, per citarne solo due, hanno scolorito e sfumato i colori di molti capi delle loro collezioni primavera estate, estendendo la fantasia anche agli accessori come borse e scarpe, richiamando l’atmosfera hippie della moda anni ’70 che sta decisamente influenzando i nostri armadi.
Troviamo questa fantasia sui tessuti di cotone, viscosa, lino e materiali sintetici. Sulle felpe, T-shirt, maglie a costine, nei croc-top, sui mini e maxi dress, sui costumi da bagno e sui cappelli da pescatore detti anche bucket hat.
Possiamo completare un outfit tie-dye con le sneakers, coi sandali coi listini, con le espadrillas e con le infradito.
E mentre noi apriamo l’armadio e vediamo con quali jeans potremmo abbinare la nostra nuova maglietta, si impennano le vendite on-line di kit di coloranti per il tie-dye fai da te.
Buon divertimento!