A volte faccio cose discutibili e totalmente folli.
Ad esempio mangio la pizza speck, radicchio e provola però con la Coca Zero, oppure mangio due etti di gricia con il guanciale croccante e poi bevo il caffè amaro.
Sono l’unica matta che ingerisce otto mila calorie e poi chiede il dolcificante quale lavaggio di coscienza ultra sporca?
Ditemi di no.
Comunque ultimamente, alla mia schiera di prodotti dietetici che consumo dopo una dose di fritto si è aggiunta la Coca Cola Life. Con l’etichetta verde prato, ecologista, ambientalista, pochi zuccheri e poche calorie. La nuova bibita contiene infatti meno zucchero, grazie all’apporto dell’edulcorante estratto delle foglie di stevia.
L’obiettivo dell’azienda è di soddisfare le esigenze di chi critica l’elevato apporto di zuccheri della Coca normale e l’utilizzo di dolcificanti di sintesi della Coca Zero. Solo a vederla con tutto quel verde una si sente già una salutista che beve i succhi detox per una settimana, fa yoga al mattino e mangia la quinoa con il tofu perché, ovviamente, è vegana.
Vero?
Praticamente quanto di più lontano ci sia dalla mia golosa e pigra personcina, ma ovviamente ho già comprato la Coca Life con l’illusione di diventare come Giselle entro luglio.
Sono stata anche al party di inaugurazione – quanta mondanità! – e c’era una magrissima Fillippa LagerBack a presentare, ma io me la sono persa perché Oldani preparava cibo e risotti per tutti in mezzo ad acrobati circensi che solo a vederli invocavo il fisioterapista.